Le Agave sono generalmente utilizzate per la produzione di alcol, nel caso del Mescal (bevanda alcolica) ad esempio, vengono utilizzate diverse tipologie di Agave a differenza della tequila dove entra in gioco l’Agave tequilana, “Weber Azul”.
Il termine Agave deriva dal greco, che significa “illustre”, invece il termine Tequilana, prende nome dall’omonimo distretto di Tequila, in Messico. L’agave è conosciuta anche con il nome di century palnt per la lunga durata delle sue fioriture (questo varia molto da specie a specie), comprende circa 200 specie di piante e rientra nella famiglia delle Asparagaceae.
Questo genere di piante hanno varie forme, a rosetta, sempreverdi, perenni e succulenti, provengono dai deserti e dalle montagne in America settentrionale centrale o meridionale. I fiori, il nettare e il centro della rosetta di tutte le speci di Agave sono teoricamente commestibili, e forniscono un alimento molto dolce e saporito. Per molte persone, alle prime consumazioni possono risultare lassative.
L’Agave tequilana presenta foglie di colore grigio-blu, varia a seconda della luce, e possono arrivare a un’altezza di 2 metri per pari larghezza. Ad oggi l’Agave tequilana è possibile trovarla oltre che in Messico anche in Australia e Nord America, generalmente in territori molto sabbiosi. E’ una pianta resistente alla siccità e immune ai parassiti, la sua temperatura ideale va dai 20° ai 30°. La fase della raccolta avviene tra il settimo e il quattordicesimo anno di età della pianta dove viene estratto il cuore, che arriva a pesare 90 kg. I cuori di Agave vengono poi lavorati e tostati, dopodiche vengono pressati ottenendo un liquido zuccherino, che verrà poi fermentato e distillato. Dopo un lungo processo di invecchiamento all’interndo di una botte di legno si dà vita alla Tequila.